La casa sul mare: il racconto di un’architettura non costruita

Il Museo della Rappresentazione (MuRa) dell’Università di Catania custodisce un vasto patrimonio culturale, che si articola principalmente nelle collezioni di Francesco Fichera e di Giovanni Battista Piranesi. Il MuRa si occupa della gestione, conservazione e fruizione delle collezioni, anche attraverso tecnologie digitali.La Casa sul mare di Francesco Fichera è un progetto del 1933 per la realizzazione di una casa vacanze privata posta su una scogliera, presumibilmente appartenente alla frastagliata costa lavica catanese. La villa a pianta quadrata si suddivide su due livelli collegati da una scala che si sviluppa all’interno di una torretta quadrangolare ruotata di 45°. Il prospetto principale si affaccia sul mare ed è caratterizzato da ampie vetrate, che illuminano le zone giorno dei due piani. Il tema del mare è ricorrente in tutto il progetto, a partire dalle fasce che segnano i prospetti, alle finestre a forma di oblò, agli elementi decorativi (pesci, tritoni) e alle grandi finestre sul mare.Come spesso accade nella pratica professionale, questo edifico è un'architettura disegnata ma mai costruita. Dunque la ricostruzione virtuale si pone l’obiettivo di divenire il luogo virtuale in cui il progetto prende forma, consentendo di fruire interattivamente e sperimentare percettivamente lo spazio architettonico progettato da Fichera. Inoltre coinvolge attivamente il visitatore nel processo di apprendimento, rendendo la visita un'esperienza cognitiva ed emotiva attraverso nuove forme di rappresentazione, creando una connessione tra i disegni di progetto e l’architettura non realizzata.La ricostruzione digitale eseguita dal Dott. Ing. Gaetano Seminara è stata oggetto di attività di tirocinio del Museo della Rappresentazione, incentrata sulle architetture costruite nel primo Novecento a Catania e sui progetti non realizzati di Francesco Fichera. Grazie alla ricostruzione virtuale è possibile esperire gli spazi progettati attraverso soluzioni innovative per la comunicazione del percorso di conoscenza dell’architettura esaminata.Nell’ambito del progetto Dreamin il modello ricostruttivo è stato ottimizzato e reso accessibile attraverso la piattaforma Sketchfab, consentendo la fruizione anche da remoto.

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