Ricostruzione dell’iter progettuale del Palazzo di Giustizia di Catania


Risorse

Primo progetto

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Secondo progetto

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Terzo progetto

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Quarto progetto

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Quinto progetto

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DESCRIZIONE DEL PROGETTO

Il Museo della Rappresentazione (MuRa) dell’Università di Catania custodisce un vasto patrimonio culturale, che si articola principalmente nelle collezioni di Francesco Fichera e di Giovanni Battista Piranesi. Il MuRa si occupa della gestione, conservazione e fruizione delle collezioni, avvicinandosi sempre più ad iniziative di digitalizzazione del patrimonio culturale.

Una di queste è la ricostruzione dell’iter progettuale adoperato dall’architetto Francesco Fichera per il Palazzo di Giustizia che oggi sorge in Piazza Giovanni Verga, ex Piazza Armi, a Catania. La costruzione dell’opera fu avviata nel 1937 e ultimata dopo la morte dell’architetto (1953).

Nell’archivio del Fondo Fichera sono presenti cinque versioni di progetto risalenti al 1936, anno in cui è stato redatto il bando per la progettazione del Palazzo. L’architetto fu in dubbio sulla natura compositiva della struttura, come testimoniano i diversi mesi di progettazione.

La ricostruzione dell’iter progettuale è stata oggetto della tesi di laurea: “Il visual storytelling dell’iter progettuale del Palazzo di Giustizia di Catania” della Dott.ssa Serena Rigaglia, relatrice Prof.ssa Cettina Santagati, correlatori Prof.ssa Mariateresa Galizia, Arch. Fabio Guarrera. Lo studio ha previsto diversi approfondimenti delle tecniche adoperate dal progettista, lo stile di rappresentazione, il taglio, il formato, il segno grafico. Attraverso l’analisi grafica, metodo utilizzato in architettura per lo studio dei rapporti geometrico-spaziali e delle relazioni fra le forme, è stata attentamente studiata la genesi e lo spunto progettuale di ciascuna proposta, punto di partenza per il ridisegno delle architetture oggetto di studio.

Lo studio geometrico delle piante e degli alzati ha costituito il riferimento su cui impostare i modelli tridimensionali per ciascuna proposta progettuale del Palazzo di Giustizia. I modelli 3D ottenuti sono stati inseriti nel lotto al fine di comprendere meglio le relazioni tra i vuoti e il costruito, tra gli spazi e i volumi del contesto che lo circonda, al fine di rendere visibile la spazialità del progetto alla scala urbana.

Le finalità del presente lavoro sono, in primo luogo, la conoscenza del patrimonio architettonico esistente con l’obiettivo di restituire un contributo alla rappresentazione per la valorizzazione del patrimonio museale e della sua comunicazione in modo innovativo e tecnologico. Inoltre, l’aspetto tecnologico permette di rendere ciò che da sempre è stato soltanto frutto di una rappresentazione grafica, un prodotto digitale che ha maggiore impatto visivo, favorendo la comprensione anche da parte di un pubblico che non ha familiarità con la ‘‘lettura’’ del linguaggio architettonico.

Scheda del progetto

Tipologia del progetto

Ricostruzione Digitale


Ambito

Divulgazione Culturale e Scientifica


Coordinatore

Prof.ssa Mariateresa Galizia, Prof.ssa Cettina Santagati


Team

Dott.ssa Serena Rigaglia, Dott.ssa Carmela Rizzo